Sfida finale al Signore delle Ombre

06.08.2025

Mattia spalancò la gigantesca porta della sala del trono d'impeto.

Il Signore delle Ombre si alzò dal trono lentamente: "Ci incontriamo ancora una volta".

"E questa volta sarà l'ultima." Disse Mattia con decisione.

"Vedo che ti sei fatto un costume nuovo e non porti più quella ridicola maschera." Il Signore delle Ombre scese gli scalini, dirigendosi verso Mattia che intanto si teneva pronto. "Non ti interessa sapere chi sono?"

"Kontamari credo che ormai non ci sia più tempo per i giochi."

"Non sono stato solo Kontamari o Monsieur Sebrom, oppure il tuo amico Guido o il figlio dei Gorrè Bell, proprio non ci sei mai arrivato…"

Il Signore delle Ombre alzò il cappuccio che copriva il proprio volto e Mattia vide quello che forse in cuor suo aveva sempre sospettato e temuto.

"Piacere, mi chiamo Mattia, qui per servirti. Non è così che ti presenti agli amici?" Disse il Signore delle Ombre, rivelando il suo vero volto, il volto di un Mattia avanti con gli anni.

"Ma come…."

"Come è possibile?" Sul viso dell'anziano Mattia comparve un ghigno beffardo. "Sai, come dice sempre Riccardo, occorre stare attenti a non intervenire sul continum spazio tempo quando si è un cronoviaggiatore, perchè altrimenti c'è il rischio di creare linee temporali parallele. Quando hanno dovuto inscenare la morte dei nostri...miei genitori "adottivi", per permettere, anzi, per favorire l'incontro con Samuel, be' io non l'ho presa tanto bene e ho giurato che sarei diventato il più grande criminale di tutti i tempi. Sai, alla fine pure io sono riuscito ad inventare la macchina del tempo."

Mattia ormai aveva capito quello che il Signore delle Ombre voleva dire, e lo anticipò: "E dai tuoi viaggi nel tempo si è creato questo universo…"

"Einstein l'aveva predetto parecchi anni fa, non credevo fosse possibile. Non sono ancora riuscito a capire quando si è creata la linea temporale parallela, l'universo in cui io sono un paladino della giustizia. O se è la mia dimensione ad essere quella alternativa!"

Il Signore delle Ombre stava girando attorno a Mattia.

"Eh sì, perchè potrebbe anche essere che l'Universo principale sia il tuo…Ragazzo, vedo dalla tua espressione che non sei meravigliato, dimmi...quando lo avevi capito?"

"La tua setta non è mai riuscita a soverchiare la Lega delle Frecce D'Oro e noi non siamo mai riusciti ad assestare il colpo decisivo, sembrava sempre che ci rincorressimo, che le nostre mosse fossero speculari. Eletein sospettava di Guido ed essendo che aveva collaborato con noi per la costruzione della macchina del tempo, lo pensavo pure io ma qualcosa mancava sempre…avresti potuto uccidermi tante volte, era evidente che qualcosa te lo impediva. C'è stato un momento che ho sospettato che tu...cioè il Signore delle Ombre fosse Samuel o Massimiliano."

"Ti ho sempre seguito e combattuto...come un'ombra… sì non ti ho potuto mai uccidere perché i nostri poteri ci impediscono di eliminarci a vicenda, certo, io ho scoperto tardi di avere questi poteri…"

"E non hai mai ordinato a nessuno di farmi fuori perché non sai quanto le nostre esistenze siano legate, sai benissimo che se io scompaio, potresti morire pure tu…"

"Se ci annientiamo l'uno con l'altro, l'intero universo potrebbe collassare. Qualche volta vincerò io, qualche volta vincerai tu...poco male. Tanto l'universo è grande per entrambi, anzi, ne abbiamo due… il mio e il tuo." Così dicendo il Signore delle Ombre alzò le braccia, una nube nera comparve alle sue spalle e lo avvolse in pochi attimi. Diradatasi non vi era più traccia dell'altro Mattia.

A Mattia non rimase altro che ritornare ad Atlantide. Ad accoglierlo sulla pista di atterraggio Massimiliano, Davide e Speranza.

"Hai trovato il Signore delle Ombre?" Chiese Massimiliano

"Sì, ma è riuscito a fuggire." Rispose laconico Mattia.

"Quindi papà ci sarà da lottare ancora?" Intervenne Davide, prendendolo per una mano, imitato da Speranza.

"Sì figliolo, sarà una lotta senza tempo, non basterà un solo universo."


Tratto da "Il figlio di Atlantide - sfida finale al Signore delle Ombre" di Marcolani

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Questi testi sono frutto della penna di Marco Cevolani, con un contributo creativo di Gemini. L'opera è un'invenzione; qualsiasi riferimento a fatti, persone o luoghi è da considerarsi casuale. Disponibile gratuitamente per la lettura e il download.

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