L'ultimo compleanno
Il brano che segue è tratto da Z.E.R.0. di Roberto Tira pubblicato dalla Casa Editrice Freccia D'Oro.

Oscure forze tramano nell'ombra per il solo piacere del potere... Chi si nasconde dietro a tutto questo? Chi vuole ciò? Oppure un neo-decadentismo si tratteggia all'orizzonte profilando una lenta ma inesorabile fine dell'era dei "Terrani"? Sapranno l'integerrimo giornalista Mattia Bookowski e il suo disilluso amico Jim Bob, portare allo scoperto queste oscure trame o tutto si tradurrà in una bolla? Ora, all'alba del Ventiquattresimo secolo, gli abitanti del pianeta si trovano di fronte a una immane catastrofe che potrebbe spazzare via l'intero genero umano. Nella loro lunga storia, hanno affrontato almeno altre due occasioni in cui hanno rischiato l'estinzione. Persone illuminate o semplicemente il senso di sopravvivenza hanno permesso che ciò non avvenisse. Questa volta i "Terrani" saranno messi a dura prova da una terribile calamità che li porterà ancora una volta sull'orlo del baratro.
Aveva pianificato tutto fin nei più piccoli particolari.
La circostanza lo meritava. Anzi vi era più di un motivo per festeggiare quell'occasione. Innanzitutto perché era il suo compleanno, cosa non da poco, e poi il fatto che coincidesse con il termine del suo ciclo professionale anche questo non meno importante. Avrebbe finalmente potuto rincontrare dopo un lungo periodo i suoi amici di sempre dispersi in mezza Europa per motivi di lavoro, "Ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi", come recitava una vecchissima canzone del passato, ma sempre a portata di videochiamata. Certo si sentivano spesso, ma non era come trovarsi di persona. Nonostante fosse sempre attorniato da un considerevole numero di persone e ne conoscesse tantissime per motivi di lavoro e per occasioni mondane Jim Bob amava circondarsi di pochi intimi amici come nel caso di Darius Populus, detto "Darius ex machina". Se avevi un problema di hardware bastava fargli sentire il "rumorino" prodotto dall'anomalia e tutto era risolto. Jim Bob a volte non riusciva a spiegarselo, ma riconosceva la genialità del suo amico e questo gli bastava.
Il Ventitreesimo secolo non era particolarmente diverso dai secoli precedenti. Dal punto di vista tecnologico l'umanità aveva fatto passi importanti e questo aveva portato sicuramente del benessere. Quasi tutta la popolazione si poteva dire fosse collegata, connessa. Dal punto di vista umano, invece, quest'epoca lasciava alquanto a desiderare.
Da segnalare comunque il fatto che in questo secolo che stava per volgere al termine, parliamo del 2291, si vivesse tranquillamentefino ai centoventi annisenza diventare delle cariatidi,il che era già un notevole traguardo. Malattie importanti erano state debellate e il ciclo della vita poteva sembrare veramente troppo lungo, ma in realtà l'esistenza per i Terran inon era poi così frenetica.
Tutto sommato si poteva dividere in tre fasi. La prima fase; della crescita, fino ai quarant'anni era dedicata allo studio ed alla formazione della persona. Le materie andavano da quelle umanistiche a quelle più scientifiche e tecnologiche in modo tale da formare la persona e metterla in condizione di trovare e sviluppare il proprio talento.
La seconda fase, che possiamo definire quella produttivaandava dai quaranta ai novant'anni edera un periodo nel quale l'individuo metteva a disposizione della collettività il suo personale talento. Non era certo inviso chi otteneva il successo sia economico che sociale, anzi, questo era riversato sulla comunità stessa. In un'epoca dove lafelicità dei molti era la priorità tutti contribuivano alla realizzazione di questo obiettivo. Quindici miliardi di persone erano difficili da governare per cui servivano equilibrio e fermezza.
Al termine di questo periodo produttivo si passava nella terza fase dove ci si poteva finalmente dedicare a tutte quelle attività di svago, goderecce e rilassanti non godute in precedenza. Una sorta di vacanza premio per tutto quello che si era spesoper la crescita della società.
"Suisseland Park. Adrenaline Hotel. Nove aprile, ore 18:30. Presentarsi carichi. (Si allega biglietto invito)"
Questo era il messaggio che Jim Bob aveva inviato ai suoi amici. In realtà c'erano voluti ben sei mesi di lavoro aJB per organizzare questo evento. Erano solo cinque amici da chiamare, ma tutti e cinque erano, chi per lavoro chi per altri motivi, sparsi per il mondo,pertanto far coincidere le singole esigenze e ritrovarsitutti liberi per quella determinata data non era stato semplice, ma tutti avevano accettato con entusiasmo e si erano resi disponibili.
Per prenotare una stanza presso l'Adrenaline Hotel normalmente ci volevano dieci-dodici mesi di anticipo e quindi aveva opzionato per tempo la HOME che si trovava al 314° piano dell'Hotel.
L'Adrenaline Hotel si trovava nel cuore di quella che in passato era chiamata Europacentrale. Un territorio che comprendeva la Svizzera e l'Austriaa cui poi avevano dato il nome di CH.Aus.Länder. Essa era stata trasformata in polmone verde ed ai tempi di cui parliamo veniva definita Quadrante 1 del Pianeta Terrano.
Jim Bob era arrivato la sera prima per essere sicuro che tutto fosse stato predisposto secondo i piani.
Il giorno fatidico dell'arrivo degli altri preferì pranzare in camera sua e nel primo pomeriggio scese nella hall del lussuoso albergo dovesi dedicò alla lettura di alcuni e-book di un poeta del passato. JB era un cultore della poesia. La giornata era decisamente primaverile e dopo la lettura durante l'attesa si incamminò lungo il Boulevard de France che collegava il complesso centrale alla piscina olimpionica. C'erano esattamente trecentoquarantuno passi di distanza tra le due strutture, li aveva contati. Arrivato al bordo della piscina si sedette su un lettino assaporando la pace di quel luogo. A quell'ora non vi era praticamente nessuno ecosì si lasciò cullare da dolci pensieri.
Verso le 18:00 fece ritorno all'hotel.
Con la puntualità che lo contraddistingueva dieci minuti prima delle 18:30 Engel Rahussen era già arrivato. A Jim Bob piaceva dare dei nickname ai suoi amici lo trovava più confidenziale. Engel era "Il Direttore" in quanto aveva un trascorso professionale daHotel Consultant e la puntualità era uno dei suoi mantra.
Poco più tardifece il suo ingresso trionfaleuna elegantissima Alfa Romeo 6C 2500 Sport Freccia d'oro del 1948 – più di trecento anni e non dimostrarli! –,perfetta per essere guidata nonostante le condizioni di traffico attuali grazie a coppia e potenza esuberanti. Una linea invecchiata benissimo che, anzi,aveva acquistato ulteriore fascino con il passare degli anni tanto da far girare la testa a tutti gli ospiti che si trovavano a passeggiare nel parco antistante dell'ultra moderno albergo. Un effetto incredibile. Solo una persona poteva avere quell'auto! Quella persona era il suo amico Samuel Bertelli grande giocatore di calcio"il migliore di tutti i tempi" come era stato definito e soprannominato appunto "Freccia d'oro". Jim Bob si sentiva onorato di essere suo amico. Dopo aver smesso di giocare a calcio, divenuto famosissimo e ricchissimo ma generoso d'animo come lo era sul terreno di gioco si era dedicato alla filantropia. Si erano conosciuti quando JB aveva appena lanciato sul mercato la sua app innovativa e Samuel "Freccia d'oro"Bertelli lo aveva contattato per la sua mega villa in Italia. Con lui c'era Mattia Bookoswki amico di lunga data. Grande giornalista sportivo e biografo di Samuel, nonché editore. Famosissima la sua collana "The Dark Side of Mark O'Cev" dove il protagonista era appunto un giornalista che indagava e cercava di scoprire complotti e trame occulte.
Stranamente, quasi puntuale, arrivò anche il quinto ospite che JB aveva invitato. Si trattava del suo amico d'infanzia Nik Goodtimes, detto "Il ciclista". Vedendolo gli venne in mente il perché di quel nickname. Fin da piccoli quando ancora si usavano le biciclette il Nik si era specializzato a fare le "penne". Praticamente si era perfezionato a fare lunghi percorsi impennando cioè viaggiando su una ruota sola. Quando scese dall'elitaxi che lo aveva portato fino lìi due non ebbero bisogno di dirsi nulla,ma solo un grande e forte abbraccio con due lacrime e un sorriso.
Nel frattempo era arrivato anche Darius con il suo drone personale.
Finalmente c'erano tutti.
Dopo una serie di abbracci e pacche sulle spalle Jim Bob li invitò a raggiungere la sala a loro riservata per il drink di benvenuto. Tra una risata e un flute JB spiegò loro come si sarebbe svolta la serata.
«Amici! Sono emozionato nel vedervi qui… e siete ancora tutti vivi!» esordì.
Una levata di Buuu riempì la stanza.
«OK!OK! Sono contento di vedervi! Così va meglio?» Poi continuò con la presentazione: «Tra un po' ci trasferiremo al 314° piano per la cena e poi passeremo la serata nella HOME, una serata molto sobria all'insegna della…»Venne interrotto.
«Figa!?» risposero all'unisono tutti gli altri.
«Passano gli anni, ma siete sempre gli stessi idioti...»
Scoppiarono tutti in una tonante risata.