La Colomba Bianca
Il recinto dei cavali era distante una ventina di metri dalla riva del lago e consisteva in una semplice staccionata che ne cingeva tutto il perimetro di quel pezzo di prato a mo' di rettangolo. Sul un lato era posto un edificio in legno. La parte che serviva come rimessa era circondata da un porticato tutto ricoperto d'edera, vicino poi le stalle per i cavalli."Questi bambini sono più grandi e sono tutti appassionati di pallone, sicuramente ti riconosceranno."In quel momento c'era un istruttore che stava spiegando a otto ragazzi, tutti sulla quindicina, come si sale e si scende da cavallo. Poco più distante invece altri piccoli pazienti erano già in groppa ai cavalli.Gloria, rimanendo all'esterno della recinzione, si avvicinò al gruppo dei ragazzi e con un colpo di tosse richiamò la loro attenzione: "Mi scusi Signor Valenti, abbiamo un ospite che vorrebbe salutare i ragazzi.""Certo, Dottoressa, non ci sono problemi." fu la pronta risposta dell'istruttore e intanto Samuel si appoggiò al recinto "Ciao a tutti, come va?" fu il suo saluto.Tutti gli otto ragazzi si alzarono di scatto e corsero verso Samuel per abbracciarlo."Grande, abbiamo visto la tua partita contro il Lombardia, sei stato grande!""No – pensò tra sé e sé Samuel – i grandi siete voi."
Tratto da "Per una vita intera" di Marco Cevolani

